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Donald Gee: "apostolo dell'equilibrio"
Il pioniere che indicò come resistere alle "tentazioni pentecostali"


Donald Gee (1891-1966) è stato una figura fondamentale del movimento pentecostale, noto per le sue profonde intuizioni teologiche, per la difesa dell'equilibrio nelle pratiche spirituali e per i suoi contributi alla letteratura pentecostale.

Nato a Londra nel 1891, si convertì nel 1905 quando Seth Joshua, un revivalista gallese, tenne delle riunioni evangelistiche alla Finsbury Park Congregational Church. Nel 1912 si unì con la madre a una chiesa battista e fu battezzato nello Spirito Santo nel marzo 1913. Questa esperienza trasformò la sua fede e lo portò a dedicare la sua vita al ministerio, all'insegnamento e alla scrittura.

Quando nel 1914 scoppiò la guerra, si registrò come "obiettore di coscienza" al servizio militare e fu mandato a lavorare in una fattoria nel Buckinghamshire. Per Gee quell'esperienza gli diede "una profonda preparazione dello spirito, dell'anima e del corpo per gli anni di faticoso ministerio che, senza saperlo, lo attendevano".

Un anno dopo si trasferì in un'altra fattoria dove guidò una piccola comunità pentecostale e poi, dopo la fine della guerra nel 1918, tornò a Londra. Nel 1920 accettò la chiamata al pastorato di una piccola chiesa a Leith, vicino a Edimburgo, in Scozia. La chiesa crebbe e fu costruita la Bonnington Toll Chapel, che servì per i 12 anni successivi.

Nel 1922 iniziò a scrivere articoli per importanti periodici pentecostali e nel 1924, essendo egli stesso un abile musicista, produsse il primo innario pentecostale britannico. Nel 1924 fu uno dei fondatori delle Assemblee di Dio in Gran Bretagna e Irlanda e fu membro del consiglio generale fino al 1963. Divenne Preside della Scuola Biblica delle Assemblee di Dio nel Surrey e insegnante all’International Bible Training Institute. Autore prolifico, scrisse più di trenta libri e centinaia di articoli, viaggiando in tutto il mondo.

Nel 1966 andò con il Signore in seguito a un'insufficienza cardiaca.

Gee divenne noto come "Apostolo dell'equilibrio" perché, nei suoi libri e articoli, continuò a sottolineare l'importanza di esercitare i doni spirituali in modo responsabile e di mantenere un approccio alla fede equilibrato e fondato sulle Scritture.

Gee è stato forgiato nel fuoco dei primi risvegli pentecostali ed è stato una figura di riferimento del movimento a livello internazionale. Quando parlò ai credenti e alla leadership pentecostale della necessità di equilibrio, lo fece con l'autorevolezza di un vero statista.

Il suo approccio influenzò la comunità pentecostale, incoraggiando i credenti a combinare il fervore spirituale con la sana dottrina e una testimonianza coerente.

Le tre tentazioni per i pentecostali

Nel 1929, Donald Gee avvertì i responsabili delle Assemblee di Dio che dovevano affrontare tre tentazioni che avrebbero potuto mettere a repentaglio il giovane movimento.

Parlando al Consiglio generale biennale delle Assemblee di Dio, Gee osservò che coloro che sono pieni di Spirito Santo "ricevono l'attenzione personale del diavolo". Ha elencato tre modi principali in cui Satana tenta gli individui, le chiese e i movimenti pentecostali, prendendo spunto dalle tentazioni di Cristo (Matteo 4:1-11).

Egoismo

Secondo Gee, la prima tentazione di Satana a Cristo e al credente pentecostale è quella di usare la potenza di Dio per una soddisfazione egoistica.

Satana tentò Cristo di usare la sua potenza spirituale per soddisfare la propria fame. Gee dichiarò: "Il Signore non trasformò quelle pietre in pane per sfamare sé stesso; ma non molto tempo dopo sfamerà cinquemila persone" con il pane miracoloso fornito dalla potenza di Dio.

"Non sono stato battezzato nello Spirito Santo per potermi dilettare in un picnic pentecostale ... Sono stato chiamato a sfamare le moltitudini affamate". Il diavolo tenta ancora coloro che hanno accesso alla potenza di Dio di godere di questo privilegio per i propri fini personali senza pensare al vero scopo della potenza: nutrire un mondo affamato.

Fanatismo

La seconda tentazione è quella di farsi prendere dal fanatismo. Il diavolo tentò Cristo di mostrare la potenza di Dio attraverso una vera e propria esibizione, gettandosi dal pinnacolo del Tempio. Gee ricordò ai suoi ascoltatori: "Il diavolo ha citato le Scritture! La tentazione del fanatismo è ancora più letale quando ha l'apparenza di essere scritturale".

La cura per questo fanatismo, secondo Gee, è conoscere tutto il consiglio della Parola di Dio. Ha ricordato la dichiarazione di Gesù a Satana: "è anche scritto". Gee consigliò: "Non correte basandovi su due o tre versetti, ma siate equilibrati, basandovi su tutta la Parola di Dio. Quando il diavolo ti dice: "Guarda questo versetto; fai una sciocchezza basandoti su questo", tu rispondi: "È anche scritto" e mantieni l'equilibrio biblico per affrontare la situazione.

Gee illustrò questo punto con la storia di un giovane pentecostale disoccupato. Gli fu offerta l'opportunità di guidare un camion per una panetteria. Il giovane disse: "Prima devo andare a pregare". Prese la sua Bibbia, chiuse gli occhi, la aprì e si trovò davanti il versetto: "Non di pane soltanto vivrà l'uomo". Ha quindi interpretato questa frase come una rivelazione divina: "Dio non vuole che io guidi un camioncino della panetteria". Se si fosse ricordato di dire: "È anche scritto" avrebbe scoperto che "se alcuno non vuol lavorare, neppure deve mangiare" (II Tessalonicesi 3:10) e sarebbe andato tutto bene.

Gee consigliò ai pastori presenti di combattere il fanatismo mantenendo un equilibrio tra seguire lo Spirito ed evitare gli eccessi della carne. "Quando vi scontrate con il fanatismo nella vostra chiesa e avete persone che fanno cose eccessive, non spegnete lo Spirito ma date loro un insegnamento!".

Popolarità

La terza tentazione di Cristo e del movimento pentecostale è la tentazione di abbandonare la pura adorazione di Dio in cambio della popolarità.

Il diavolo propose a Gesù di "piegarsi" ai suoi metodi, promettendogli le folle.

Gee si è lamentato: "Sono stato in chiese pentecostali che mi hanno fatto pensare a un teatro o a un concerto. Non vogliamo le folle a ogni costo! ... Non pensate che io abbia paura delle folle. Le voglio, ma soltanto se ci muoviamo sulla linea di 'Non per potenza, né per forza, ma per il mio Spirito, dice l'Eterno degli eserciti'.
Le folle sono affamate come non mai di salvezza ... Date loro da mangiare la Parola!".

I miracoli

Nel 1957, Donald Gee scrisse un altro importante articolo su Pentecostal Evangel, concentrandosi sui miracoli. 

"La storia del Nuovo Testamento si legge come una ventata di aria fresca", scriveva Gee. Il Nuovo Testamento "non solo soffia via la soffocante incredulità, ma raffredda anche la febbre del nostro fanatismo".

Gee insegnava che i miracoli dovrebbero far parte di "qualsiasi risveglio veramente pentecostale", ma metteva anche in guardia dagli estremismi.

I miracoli attirano naturalmente una folla. Ma Gee osservava che i miracoli non portano necessariamente al ravvedimento o al cambiamento di cuore.

Esortò i lettori a prestare maggiore attenzione ai "ministeri meno spettacolari" che sono necessari per l'ammaestramento e il discepolato dei credenti.

Soltanto 50 anni dopo il Risveglio di Azusa Street, Gee scrisse di essere stato testimone di "una costante oscillazione del pendolo" riguardo all'enfasi sul miracoloso nel movimento pentecostale.

Quando sorge un risveglio e si verificano dei miracoli, è quasi prevedibile che alcune persone si spingano all'estremo per continuare a inseguirli. Secondo Gee, i pentecostali non dovrebbero essere né fanatici squilibrati né eccessivamente cauti nei confronti dei miracoli.

Esiste "un forte corpo centrale di credenti, che costituisce il cuore stesso delle chiese pentecostali, che non vuole gli estremi né da una parte né dall'altra".

Questi credenti equilibrati desiderano "una leadership basata sulla Parola di Dio", scriveva Gee, piuttosto che sulla personalità o sulle preferenze.

"Ciò che chiediamo è una leadership basata sulla Parola di Dio. Vogliamo andare avanti, ma rifiutiamo di correre disordinatamente verso finti risvegli. Rifiutiamo anche di essere ricondotti indietro nei recinti del formalismo da cui noi, e i nostri padri, siamo gioiosamente fuggiti".

Fonti: Colin Whittaker, 'Seven Pentecostal Pioneers' 1983; Flower Pentecostal Heritage Center; AG News



Sapienza, guida e pienezza di Spirito

Lo stile inconfondibile di Gee e la sua autorevolezza nel trattare l'esperienza pentecostale si può trovare in questo libro, che racchiude tre opere fondamentali: "Gemme di Sapienza", "Questa è la Via" e "Ripieni di Spirito Santo".

L’autore trasmette in questo volume la sua profonda conoscenza e il suo impegno nel sottolineare l’importanza del battesimo nello Spirito Santo e dei doni spirituali nelle comunità cristiane, così come la necessità di seguire attentamente la guida del Signore e rimanere al centro della Sua volontà.


Tutta la verità su Dio
La teologia biblica e la sana dottrina

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