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Incontro Formazione Scuole Domenicali a Venaria Reale (TO)
Un altro appuntamento benedetto dell'iniziativa nazionale

Sabato 1 marzo 2025, nei locali della Chiesa ADI di Venaria Reale, si è svolto un nuovo incontro del Progetto Formazione Scuole Domenicali, rivolto a monitrici e monitori.

L’incontro si è concentrato sulla figura del monitore paragonata alla “colonna vertebrale” della Chiesa, corpo di Cristo. Nel pomeriggio, l’incontro a carattere edificativo è stato aperto anche ai genitori degli alunni delle classi ragazzi e adolescenti delle Scuole Domenicali della zona.

L'incontro si è aperto con una preghiera in cui i partecipanti hanno vissuto subito preziosi momenti di adorazione, ricercando la guida del Signore nello studio della sua Parola. 

In seguito si sono susseguiti i saluti del pastore Giuseppe Crapanzano, segretario del Comitato di Zona Italia Nord Ovest e del pastore Salvatore Cusumano, presidente del Comitato Scuole Domenicali, che ha anche introdotto il tema affrontato negli studi biblici alla luce di tre prospettive: il ruolo dello Spirito Santo nell’insegnamento, l’illuminazione dello Spirito Santo e lo studio della Parola di Dio, e la sfida di essere cristiani genitori in tempi difficili

La prima prospettiva è stata approfondita dal pastore di Venaria Reale Stefano Zedda, che ha sottolineato la necessità per tutti i monitori di essere ripieni dello Spirito Santo in modo da trasmettere con efficacia gli insegnamenti della Parola di Dio.

La seconda prospettiva, esposta dal pastore di Arona Corrado Siciliano, ha catalizzato l’attenzione dei partecipanti sul rapporto di dipendenza dalla Parola che ogni credente, monitori compresi, deve avere per conoscere sempre meglio la volontà di Dio.


Le attività pomeridiane, rivolte anche ai genitori, si sono sviluppate in due momenti.

Il primo ha visto l’esposizione della terza prospettiva biblica affrontata dal pastore Salvatore Cusumano con lo studio dal titolo Cristiani genitori in tempi difficili, da cui si evince, sin dal titolo volutamente inusuale, la prevalenza del criterio gerarchico biblico su quello naturale.

Vivere la genitorialità in tempi così difficili non deve in alcun modo distogliere il credente dalla sua vocazione cristiana; si è prima cristiani e poi genitori.

Il secondo momento ha visto i circa 250 iscritti, tra monitori e collaboratori, offrire un culto di ringraziamento a Dio, a cui hanno partecipato anche i credenti delle comunità limitrofe.

Il testo biblico scelto dal pastore Cusumano è stato tratto da I Giovanni 2:14 “Ragazzi vi ho scritto perché avete conosciuto il Padre”.

La meditazione si è concentrata sulla necessità di conoscere veramente il Padre così come spiegato da Gesù nella parabola del Figlio prodigo: nonostante i due figli avessero da sempre vissuto con il loro padre, nessuno dei due dimostra di conoscerlo davvero; allo stesso modo, si può vivere in una comunità locale rischiando di non conoscere mai veramente il Padre.

Conoscerlo implica uno strappo interiore, una crisi che porta l’uomo a mettere in discussione le sue certezze e a sperimentare così la fermezza, la dolcezza, la forza, la fedeltà e il perdono del Padre celeste. 

Paolo Garlisi


La storia di Myer Pearlman
Teologo, educatore e figura chiave del movimento pentecostale

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